1. Mura che ti Muro
    Ballottaggio all'italiana

    AvatarBy LICETTI il 27 May 2014
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    Capita che la gente sia stufa di sentire sempre le stesse voci e capita anche che guardi altrove l'alternativa.
    Se questa viene dal passato, da antico retaggio, bisogna stare attenti che non tutto è rimasto fermo e che le ruote ora sono di gomma.
    Certe vestigia poi, monumento nazionale, non possono sempre e comunque essere simbolo di forza, di potere o di sicurezza.
    Cambiare si può e si deve, ma non possiamo alzare il ponte levatoio solo perché non siamo capaci di selezionare entrate e uscite.
    Anche l'altro forse ha bisogno di difesa da ben più brutte situazioni. Anche l'altro ci chiede serenità...
    Poi non dimentichiamoci che chiusi dentro si soffoca e le riserve possono finire presto.
    Last Post by LICETTI il 27 May 2014
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  2. CI SALUTI

    AvatarBy LICETTI il 21 Oct. 2013
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    Forse è da quando esistono gli SMS che sui messaggi non commerciali si è perso il vizio di introdurre una qualche forma di saluto.
    L'amico ti conosce, la mamma vuole solo sapere dove sei o come stai, la persona che ti cerca vuole esclusivamente un'informazione al volo e tu sei in un meeting o un corso di aggiornamento.
    Tutto anche senza abbreviazioni, l'essenziale come in stenografia, appunti appena accennati che poi il destinatario saprà sicuramente rimoderare.
    Già non ci mettiamo la faccia e il tono di voce, togliamo il piacere di un nostro bel "Ciao"?
    E non solo per congedarsi!
    Last Post by LICETTI il 21 Oct. 2013
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  3. LO SMACCO DEL DELFINO

    AvatarBy LICETTI il 3 Oct. 2013
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    Le mie intuizioni si sono rivelate come al solito giuste: anche un leader sommo prima o poi perde la faccia e il seggio per qualcuno di molto vicino a lui.
    Astutamente chi ha sempre tenuto alla propria postazione si è tenuto compatto fino al baratro per poi dare la spinta finale. Hanno girato per i corridoi e i palazzi silenziosi e misteriosi verso i propri propositi di salvezza e si sono rivelati solo in "reazione" ai voltafaccia.
    Che bravi!
    O forse non si sono accorti che il Casaleggio di turno in abito scuro ha suggerito non in streaming la mossa giusta che avrebbe rivoltato tutto in positivo.
    Invece, mentre i fedelissimi credono ancora di aver dato fiducia a lui, gli altri tramano e scelgono un nuovo nome, per differenziarsi.
    Che ne hanno fatto delle carte firmate? Che ne fanno dello spirito di corpo e dei dictat dall'alto?
    Questo non fa che confermare la tesi sempre valida dell'uccisione di Cesare e di quanto ci si possa fidare dei delfini....
    Last Post by LICETTI il 3 Oct. 2013
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  4. CADO non CADE
    Quando un leader non è più un supporto

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    Qualcuno
    By LICETTI il 14 Aug. 2013
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    Non si fa altro che parlare di "agibilità politica".
    Agibilità mi fa pensare a una casa o un locale dopo una catastrofe o un incendio, non alla libertà di continuare a essere persona pubblica.
    Escludere qualcuno dalle cariche pubbliche poi si potrebbe paragonare al banneraggio da qualche forum. Al bannato non si può togliere la facoltà di pensare...
    Tutta questa débâcle sul famoso personaggio, oltre che a depistare da tanti altri problemi ben più gravi, dà la netta sensazione di vuoto, quello che invece di reggerci e governarci, ci propina solo olgettine e scandaletti vari da feuilletton.
    Qualcuno ha già gridato a MANI PULITE 2: quanto andiamo fuori strada, qui!
    Certo, anche Al Capone è stato preso per una multa, ma i suoi avevano le loro armi - e purtroppo continuano a usarle! - Noi oggi non possiamo pensare che tutto si regga nelle mani e nel pensiero di una persona sola. Non adesso, di questi tempi.
    Questa volta si è trattato di una sentenza terrena, ma proviamo a pensare se fosse intervenuta la giustizia divina....
    Disastro, e noi tutti ancora non siamo preparati alle conseguenze.
    Allora Dio non voglia. Non subito.
    Last Post by LICETTI il 14 Aug. 2013
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  5. WE CAN ... WEEK END
    Quando la cultura supera i saldi

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    Al via i saldi e non tutti corrono in centro per far compere. Da qualche anno, per intrattenere la gente, per affollare le piazze, per creare incontri tra domanda e offerta di servizi oltre che di beni, vengono organizzate delle feste, a tema o meno, dove ci si può scatenare o solamente godersi il fresco in compagnia... di qualche bevanda.
    E la popolazione accorre, non sia altro che per trovare un qualche sollievo alle fatiche quotidiane e chiacchierare con questo o con quell'altro amico o conoscente incontrato per caso o invitato fuori per qualcosa di diverso dalla solita pizza.
    Certo che ce ne sono tanti che si dimenano al suono di musica mixata ad alto volume in ritmi notoriamente non europei, come altrettanti che guardano e si lasciano guardare con l'ultimo acquisto vintage.... sottratto alla cantina della nonna.
    Non ha sicuramente successo se invece di un ballo o un tipo di ginnastica ci mettiamo concerti di musica classica, lirica o letture di poesia o prosa, se non in presenza dell'autore o di quel bravo musicista... Non è la stessa cosa perché non si fa rumore.
    Nella quiete del parco di una villa settecentesca, quando anche le zanzare si riposano al suono di quattro flauti e una voce recitante, l'anima prende il volo nella serata tra pochi intimi intenditori e si unisce nel calar del sole al tramonto forse di un epoca che ha regalato e regala solo in poche occasioni il piacere immenso di immergersi nelle proprie emozioni, quelle che un ballo o un acquisto non sapranno mai creare né donare quell'atmosfera magica simile al sogno ad occhi, ma anche orecchie, ben aperti.

    Meditate gente, meditate. soprattutto quando scegliete lo spettacolo da seguire o la destinazione del vostro prossimo assegno.
    Last Post by LICETTI il 8 July 2013
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  6. MA COS'È QUESTA CRISI...

    AvatarBy LICETTI il 10 June 2013
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    Fabbriche che chiudono, disoccupazione che aumenta quanto le tasse, consumi che quasi non ci sono.....
    In parlamento qualcuno sbadiglia o fa l'assenteista dicendo che i costi di vita a Roma sono troppo alti.
    Qualche onorevole rimette il mandato assieme allo stipendio.
    Un'omino con tupè e viso tirato sbuca dalle pagine di un settimanale di bassa lega e dichiara:
    "Ma non dovevamo discutere della diminuzione dei costi della politica?"
    Gli fa eco l'Europa con rigore e crescita frammisto al PIl tedesco in picchiata.
    Povera Italia: arranca mentre la "discussione" sui temi scottanti blocca le decisioni.
    Qualcuno prova anche a dire che il ritorno alla terra potrebbe costituire un buon punto di ri-partenza.
    La terra: quella contaminata dalle discariche abusive o dagli scarichi inquinanti.
    Non certo quella sequestrata alle organizzazioni mafiose: quelle magari sono piene di cadaveri o fantasmi del passato.
    Forse i nostri nonni ci hanno messo meno tempo dopo la guerra.... ma c'erano altre cose da ricostruire.
    Last Post by LICETTI il 10 June 2013
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  7. From BIT to Twit
    Il progresso dei social

    Correvano gli anni novanta quando si sentì parlare per la prima volta di internet e di online. A distanza di un ventennio o poco meno ci troviamo sommersi nell'automazione e di oggetti in rete.
    Anche la comunicazione ha fatto passi da gigante, ma col senno di oggi non so se sempre per il nostro bene.
    Dai cellulari che ti ritrovi anche in bagno, alle video chiamate, dai siti aziendali ai profili personali che...
    Ecco il gap: metti un'informazione a disposizione di tutto il mondo e vedi cosa ti succede.
    Hacker, Phishing, copia pirata, indentità rubate sono solo pochi dei tanti "attentati " che la rete fornisce ai furbetti di ogni età ed estrazione sociale.
    Ma non basta: la comunicazione sociale, quella che si diffondeva come un venticello per stradine e piazze, ora è incontrollabile alla mercè dell'universo, senza regole nè controlli. Ovvero controlli ci sono perchè, anche nella vastità qualche giro si chiude in fretta. Così non mancano nemmeno qui le spie che ti sussurrano che Desdemona o Iago hanno commesso peccato (chiaramente di tipo diverso) . Così lo vieni comunque a sapere che qualcuno che tanto ti vuole bene da chiederti l'amicizia - cosa che mai si farebbe in realtà, se onesti con se stessi - ti ha sputtanato in altri circoli.
    Fiducia? Rispetto? Dove sono? Li avete visti voi o si sono persi nelle infinite maglie del potere?
    Amarezza, Rancore? Tanto meno, perchè tra le parole scritte il sorriso non viene fuori.
    E allora non si chatta nemmeno più, perchè i linguaggio SMS non prevede risposta o dialogo, ma una sola mandata. Unidirezionale direbbero critici e analisti.
    Loro non sanno che il venticello è sempre lì in agguato, tra i fili che se ne tagli uno - che uno ad uno devi procedere se vuoi stare connesso - non vedi nemmeno il buchino... Il venticello soffia e fa vibrare le corde. Il suono che ne deriva non è quello atavico delle pietre, ma quello ancestrale della rivalsa per meriti non riconosciuti dalla comunità che ormai è fatta da soli leader (e nemmeno di opinion).
    l venticello parte a tua insaputa, per incoscienza di altri.
    Per quanto male faccia lascialo passare, lascialo calmare. Se sei nel giusto non ti scalfiggerà come un tornado e quando le corde saranno tornate nella loro posizione, potrai tranquillamente sputarci sopra e... metterle direttamente in lavatrice.
    Last Post by LICETTI il 4 June 2013
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  8. EMILIA 20-26 Maggio 2012

    AvatarBy LICETTI il 23 May 2013
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    Ormai è un anno che la terra ha tremato in Emilia Romagna, distruggendo case, vite, fabbriche, economia di una terra sempre indaffarata, ma gioiosa e viva.
    A distanza di un anno si ricordano le vittime, le tendopoli improvvisate, gli atti eroici, i monumenti perduti, la solidarietà ricevuta.
    Chi ha vissuto sul campo quei momenti ricorda - e lo farà per tutta la vita - il terrore e lo spavento. Chi li ha subiti, riporta le ferite e le perdite in oggetti cari o persone.
    Nonostante la crisi, l'Europa e la spending review, credo che, al pari del Friuli, non tutti siano rimasti ad attendere il contributo dello stato nè leggi speciali. Si sono rimboccati le maniche e sono rimasti lì o poco più n là a sostenere la loro terra.
    Il resto d'Italia sta attendendo l'Imu che, anche se bloccata a metà, continua a esistere. L'Italia è ferma a guardare arrancando sui gradini di un' Europa sempre più divisa.
    Forse dovremmo invece credere nel nostro futuro e darci comunque da fare, prendendo esempio da chi lo sta facendo nonostante tutto.
    Qualcuno ha detto: ogni crisi è un'opportunità. Cerchiamo di sfruttarla nel modo migliore.
    Last Post by LICETTI il 23 May 2013
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  9. Piange Genova

    AvatarBy LICETTI il 13 May 2013
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    Piange Genova, i morti per una manovra sbagliata, seppelliti tra detriti, rottami e acque portuali.
    Piange l'Italia, il lavoro del governo che si deve ritirare in convento per essere una squadra.
    Piange l'Europa, che voleva realizzare il sogno degli imperatori del passato, ma che ora è divisa in più aree di prima.
    Piange la Terra, per una crisi che non passa, per un tunnel senza fine, dove all'angolo si sta già scavando la prossima galleria.
    PIange l'Universo. per i tanti relitti sporchi che non gli appartengoo.
    Piange la formica, per lo sforzo sovrannaturale a raggiungere quella piccola goccia di rugiada in cima al filo d'erba.

    Quella forse sarà la sua salvezza.
    Last Post by LICETTI il 13 May 2013
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  10. COSA CI FACCIO QUI

    AvatarBy LICETTI il 3 May 2013
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    Abbiamo il papa, anzi ne abbiamo due, come i presidenti della camera e del senato,
    Abbiamo pure il presidente e ora il governo.
    Eppure stiamo qui, come sempre a lamentarci o provare gesti eclatanti, per farci notare, per dimostrare che siamo vivi e che lottiamo.
    Non è giusto: dovremmo tornare ai girotondi o semplicemente a rimboccarci le maniche senza paura.
    Domani non è solo un altro giorno. Domani è un giorno in più che probabilmente sprecheremo a imprecare contro Dio o chissà chi.
    Non possiamo tornare alla terra come i nostri padri. Ce l'hanno rubata con il cemento e le comodità.
    Allora impossessiamoci delle nostre vite senza attendere altre regole.
    Nessuno ci ha detto come arrivare fino a qui e allora forse dobbbiamo solo tracciarla, nel fango se necessario, la strada che ci riporti fuori dal tunnel.
    Basta con le proteste e la violenza: prendiamoci per mano e cominciamo ad uscire.
    Last Post by LICETTI il 3 May 2013
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